Il Carnevale Storico di Persiceto fotografato dal Palazzaccio
Mercoledì 21 Febbraio serata dedicata al Carnevale.
Anche quest'anno il circolo fotografico Il Palazzaccio è letteralmente sceso in piazza per documentare lo spettacolo dello storico carnevale della corte di Re Bertoldo.
Edizione numero 144, il carnevale di Persiceto ha una lunga storia. La prima edizione ufficiale risale al 1874, quando fu fondata la Società di Bertoldo, ma secoli prima se ne trovano le tracce in scritti di studiosi di storia locale che risalirebbero al periodo dell'invasione longobarda.
Scriveva il Forni nella sua storia di Persiceto in corrispondenza dell'anno 1893:
“In una sol cosa i Persicetani, nonostante le profonde dissensioni politiche, si trovavano d'accordo e cioè nel divertirsi e nel far divertire in tempo di carnevale.”
Nel corso degli anni si sono avute due pause dovute alle guerre e una sospensione dal 1956 al 1969. A partire dal 1970 anche grazie alla partecipazione di alcuni artisti come Mario Martinelli, allievo del professor Pompilio Mandelli all'Accademia di belle Arti di Bologna, il carnevale riprende senza mai più subire interruzioni.
La stella del Carnevale Persicetano è rappresentata dal personaggio che qui ha avuto i natali, ovviamente un personaggio frutto della fantasia popolare:Bertoldo, assieme al di lui figlio, Bertoldino e la madre di questo Marcolfa che accompagnano i carri carnevaleschi per tutto il corso delle sfilate.
Queste figure immaginarie, ma come spesso avviene, non del tutto inventate, nacquero dalla fantasia dello scrittore bolognese Giulio Cesare Croce (1550-1609) e col passare degli anni e dei secoli divennero sempre più care al popolo Persicetano. Nel 1606 Croce scrive la sua opera più conosciuta: “Le Sottilissime Astuzie di Bertoldo”, in cui il villano Bertoldo, giunto alla corte del Re Alboino, lo stupisce e diverte per la sagacia ed astuzia con cui riesce ad uscire dai guai in cui, per la sua natura burlesca, inevitabilmente si invischiava. Bertoldo è la quintessenza dell'arguzia, della scaltrezza, dello sberleffo irriverente, del linguaggio essenziale, diretto, immediato, fatto di cose concrete e quotidiane. Per questo ed altre cose ancora, Bertoldo è da sempre l'ispiratore del Carnevale Persicetano.
Anche Quest'anno i nove carri di prima categoria, ovvero i carri che superano i nove metri di lunghezza e i tre metri di larghezza. I quattro di seconda categoria, che superano i sei metri di lunghezza e due di larghezza, assieme alle maschere singole e di gruppo, sono riusciti a stupire ed emozionare il pubblico presente in Piazza del Popolo. I più fortunati naturalmente sono quelli che si sono aggiudicati un posto in tribuna, unica posizione possibile per godersi lo "Spillo".
Per chi non sapesse cos'è lo Spillo riporto di seguito la spiegazione che ho trovato su WikipediA :
Lo Spillo, in dialetto “al Spéll”, significa letteralmente “zampillo” o “schizzo”, ma assume anche il significato di trasfigurazione.
"...I carri si presentano in piazza camuffati e qui ad uno ad uno si trasformano quasi completamente, “dischiudendosi” e svelando così la propria allegoria. Per mezzo di ingegnosi meccanismi nascosti, appaiono forme nuove, nuovi e più brillanti colori e maschere e personaggi che recitano una breve pantomima, il tutto accompagnato da una studiata colonna sonora. Il carro si fa così palcoscenico, la piazza diventa teatro e la sfilata si muta in rappresentazione. Dalla “scatola chiusa” del carro, come dal cilindro di un grande mago, può uscire di tutto: angeli e diavoli, navi semoventi e animali strabilianti, fiori bellissimi e frutti giganteschi, grandi raffigurazioni di personaggi famosi, esplosioni, fumi di ogni colore... E anche da fuori del carro possono arrivare stuoli di maschere a gremire la piazza o carrelli e arnesi dalle fogge più inconsuete; a completare il carro e a dar corpo alla narrazione. Ed è in questa magia che sta il fascino principale del Carnevale Persicetano: è impagabile il momento in cui, letta la breve relazione introduttiva, il presentatore pronuncia la fatidica frase "il carro può eseguire lo Spillo”. È come quando, bambini, si stanno per aprire i pacchi dei regali. E ogni carro è un nuovo pacco che si scarta. Il pomeriggio si riempie di sorprese e le emozioni si fanno applausi..."
I Persicetani naturalmente sentono molto questa festa e ne sono molto coinvolti, le varie società sono riunite in un unica organizzazione, l'associazione Carnevale Persiceto che oltre a pubblicare la rivista di cultura carnevalesca “Re Bertoldo” ne coordina tutte le attività e le iniziative messe in campo per promuoverne la tradizione. Tra le più importanti , il progetto “Carnevaliamo” che si propone di far conoscere il carnevale di Persiceto alle nuove generazioni organizzando direttamente nelle scuole seminari e laboratori pratici e visite ai cantieri durante o dopo la realizzazione dei carri.
Poi ci sono le collaborazioni con altre associazioni come la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta che in passato ha organizzato assieme al Palazzaccio concorsi fotografici per promuovere l'uso della bicicletta sul territorio e che adesso sta lavorando al progetto “Il percorso di Re Bertoldo” nel tentativo di allungare la vita di alcune “opere” che costituiscono i carri allegorici, che altrimenti verrebbero demolite subito dopo lo Spillo per fare spazio ai nuovi cantieri. Così come è stato fatto per il Don Chisciotte di Mario Martinelli, il progetto propone di collocare,anche solo temporaneamente, queste strutture in alcune aree comunali, al momento anonime e prive di interesse, facendo così anche una riqualificazione e creando un percorso a disposizione di curiosi, turisti e ovviamente ciclisti.
Insomma le iniziative messe in campo per coinvolgere tutti sono veramente infinite, dal social contest , Instagram #rebertoldo, concorso fotografico arrivato alla sua sesta edizione, che premia le tre immagini più belle del carnevale scattate con lo smartphone, fino alla mostra fotografica con le foto più significative dei fotografi del Palazzaccio che vedremo esposta in primavera/estate.
Da quest'anno il carnevale di Persiceto ha raggiunto un importante traguardo, è diventato membro di “Carnevalia”, l'associazione che raduna i più prestigiosi carnevali storici Italiani, assieme al carnevale di Venezia, Viareggio, Ivrea e Putignano con l'obbiettivo comune di promuovere la cultura carnevalesca come patrimonio turistico e sociale ed è stata convocata alla presenza dei senatori e della vicepresidente del Senato, per l'illustrazione della legge, approvata dal Senato e in approvazione alla Camera, che riconosce il Carnevale Storico come patrimonio culturale Italiano.
Al di la dei cenni storici,delle importanti partecipazioni,al di la della competizione, dei trofei, dei riconoscimenti, al di la dello spettacolo e delle esibizioni, quello che conta veramente è lo spirito di aggregazione e la condivisione che si crea dentro i cantieri, durante le fredde serate invernali, nell'attesa e nella preparazione di questa grande festa di paese dove anziani,bambini,giovani e adulti concorrono assieme allo stesso scopo, trasmettere un messaggio, e una riflessione sul mondo che ci circonda.