Oreste Ferretti, in viaggio nella luce...contro.
Il circolo fotografico "Il Palazzaccio" presenta la mostra di Oreste Ferretti dal titolo “IN VIAGGIO NELLA LUCE…CONTRO”, che verrà inaugurata Venerdì 1 Giugno alle ore 18,00 presso la chiesa S. Apollinare di Persiceto.
La mostra rimarrà esposta dal 1 al 10 Giugno con ingresso libero. Mercoledì 6 Giugno la serata del circolo si svolgerà presso la chiesa di S. Apollinare dove avremo il piacere di incontrare personalmente l’autore affiancato dalla compagna Odette Carpi.
Come sempre vi aspettiamo numerosi.
Qualche nota biografica:
Nato a Parma nel 1941, dove vive ed opera. Dal 1978 coniuga l’amore per la fotografia con i viaggi.
E lo fa di concerto con la moglie Odetta Carpi. Utilizza solo il colore.
Specializzato nel diaporama, l’autore ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Dispone di un vasto archivio, un patrimonio di scatti. Impossibile elencare i paesi visitati.
Un dato: è stato 34 volte in Nepal e non ricorda quante in India. Da 40 anni in viaggio senza disfare
mai la valigia. Due forti motivazioni culturali guidano il “Percorso fotografico” di Oreste Ferretti:
da una parte l’interesse per l’arte e la pittura e dall’altra la passione per i viaggi. Un sentimento quest’ultimo, che stimola e da nutrimento vitale al desiderio di indagare, interpretare, capire, conoscere.
Odette Carpi è la sua compagna di vita e di viaggi, sensibilità attenta, in grado di dare all’attività e all’opera di Ferretti Fotografo quel qualcosa in più che innesca meccanismi di pura creatività.
Insieme scelgono i momenti fotografici sui quali investire.
Sono momenti importanti nei quali disegnano inediti itinerari fotografici per arricchire ed arricchirsi e aggiungere, giorno dopo giorno, qualcosa al bagaglio delle proprie conoscenze.
Oreste Ferretti – un maestro del reportage, uno dei grandi fotografi italiani di viaggio – ha costruito negli anni una qualità di visione personale e inconfondibile. Ne fanno parte la cultura pittorica del colore, un'attenzione acutissima per lo spazio dell'azione e il tempo dei sentimenti, l'uso creativo delle diverse manifestazioni della luce.
Con questi strumenti coglie e trasmette la tessitura di ogni trama esotica, sia essa parte della vita quotidiana dei suoi personaggi o decisiva acme del rito, momento della sospensione e dell'attesa riflesse su un volto o emozione vibrante che percorre una folla.
L'autore – lo si legge in molte immagini – sceglie di collocarsi con rispetto e partecipazione "dentro" le situazioni, evita la distanza e il distacco di una tornita estetizzazione, così come l'evidenza drammatica ad effetto: il risultato, con perfetta analogia, è la creazione di un legame naturale e, al tempo stesso, affascinante di persone, animali, oggetti e avvenimenti con l'ambiente e il paesaggio.
Il lavoro di Ferretti, come quello di ogni grande fotografo, è accompagnato e definito da una cifra riconoscibile, la fama, nel suo caso, delle immagini in controluce. Che non va ridotta a mera etichetta: provate ad immergervi nel miracolo che i suoi controluce mettono in scena e scoprirete dimensioni segrete, imprevedibili e fuori dall'ordinario, l'occasione, soprattutto, di avvertire e condividere l'iniziatica, esplosiva sorpresa che ogni volta vive nello sguardo di questo autore.
Alessandro Bencivenni