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Amazzonia Selvaggia di Luciano Bitelli

“....Luciano sapeva che non sarebbe stato facile fotografare il rituale e neanche parteciparvi, l'antropologo doveva chiedere per loro il permesso; inoltre l'unica donna della spedizione, musicologa, non avrebbe potuto assistere al cerimoniale, come tutte le donne Xavantes, per la riservatezza del rituale maschile. E' difficile per me, donna pensare di esserne esclusa, e poi come avrà fatto lui ad entrare in tanta riservatezza con la sua macchina fotografica? Sapevano che cos'era quello strumento che teneva sempre al collo e cosa gli avrebbe permesso di fare? Ogni tanto lo guardo, e dalla sua infinita calma e dal modo posato con cui parla inizio a percepire perché è sempre riuscito ad avvicinarsi a popoli così isolati dagli altri. Stava per arrivare il giorno fatidico ed ancora non sapevano se avrebbero assistito al rituale. La sera stessa, poco dopo il tramonto, erano seduti attorno al fuoco, nel centro della piazza, insieme agli anziani Xavantes riuniti per discutere sulla decisione da prendere. Non tutti erano d'accordo sulla loro partecipazione, li aveva avvisati l'antropologo. Si sentivano i protagonisti, l'atmosfera era a dir poco incredibile: tutte le sere quelle stesse persone si trovavano per risolvere i problemi del villaggio, ma quella volta si parlava proprio di loro, degli italiani arrivati nel Mato Grosso, che con coraggio avevano intrapreso un'avventura, sfidando territori vastissimi in zone dove nessun turista aveva messo piede, ed ora erano al centro di un villaggio indio, nel Warà, dove il consiglio dei soli uomini anziani prendeva le decisioni importanti. Dopo parole a loro incomprensibili, la sentenza: Potevano partecipare! Luciano quella notte non riuscì a dormire, tanta era l'attesa e il desiderio.....”


Dal racconto “Con i suoi occhi” di Ingrid Tugnoli

Mi sembrava appropriato usare un brano tratto dal libro appassionato scritto da Ingrid Tugnoli dedicato ai viaggi in Sud America e al lavoro fotografico di un personaggio singolare come Luciano Bitelli per introdurre la serata di mercoledì 5 Dicembre; Luciano sarà ancora ospite del circolo fotografico per mostrarci alcuni audiovisivi sul’ Amazzonia realizzati a partire dalla metà degli anni 80. Mato Grosso, Tra Avventura e Realtà, Sulle tracce della Preistoria, Terra del Grande Fiume, sono solo alcuni titoli dei lavori che lo consacrano come fotografo esperto di aspetti antropologici. Le sue immagini sono state scelte per numerose pubblicazioni, tra queste, il volume più importante intitolato "Amazzonia, là dove gli alberi sostengono il cielo" diffuso in numerosissime copie. Dal 1989 è stato l’organizzatore di un ciclo di proiezioni pubbliche dal titolo “Uno sguardo sul mondo”, che ha ospitato fotografi tra i più noti in campo nazionale riscuotendo interesse e successo di pubblico e critica. Nel 1999 è stato insignito AFI – Artista Fotografo Italiano.

A seguire continueremo a occuparci di portfolio fotografico, invitiamo pertanto i soci a portare spunti e idee per sviluppare i progetti che verranno esposti alla mostra "Portfolio 2019"

Ricordiamo che le serate del Palazzaccio sono aperte a tutti, l'ingresso è sempre libero.




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