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MARIAGRAZIA BERUFFI. l’Atto fotografico come esperienza di vita.

Proseguono gli incontri in collegamento Skype con Resistenza Fotografica.

Martedì 16 Febbraio avremo come ospite Mariagrazia Beruffi.

Sono tanti i riconoscimenti importanti ottenuti da Mariagrazia Beruffi, una “non fotografa”, come lei usa definirsi, e io aggiungo dalle sorprendenti doti. Insegnante di lingue straniere, che dopo un percorso di studi Grafici si avvicina alla fotografia solo in età matura e consapevole. Entrata nel mondo della fotografia dalla porta principale, il mezzo espressivo le si confà perfettamente. Nella sua fotografia non ci sono scorciatoie, esitazioni, non ha bisogno di spiegazioni, giustificazioni, interpretazioni. Vede, ma non rimane spettatore, sente, agisce e scatta. La sua è una fotografia di relazione diretta, senza mediazioni e intermediari. Si introduce senza pudori dentro alle storie dei suoi soggetti, ne possiamo avvertire l’ebrezza, l’alito pesante, l’odore della pelle. Lei stessa si dice interessata all’atto fotografico come esperienza di vita, i suoi lavori nascono spesso da incontri casuali, che pur nella loro fugacità si tramutano in condivisione di sogni, sentimenti ed emozioni.

Personalmente ho notato le sue foto per la prima volta nel 2019 al Si Fest a Savignano sul Panaro dove esponeva il portfolio “Chinese Whispers” vincitore, quello stesso anno del premio Lanfranco Colombo. Sulle prime ho pensato di trovarmi di fronte agli scatti freschi e spontanei di un giovanissim* fotografo emergente, capace di una visione libera, disinibita, priva di sovrastrutture. Ma i lavori pubblicati sul suo sito Web mostrano una cifra stilistica coerente dal primo lavoro all’ultimo, con caratteristiche autoriali piuttosto compiute.

Il suo è un linguaggio molto personale e di forte impatto, i tagli vertiginosi, l’uso dello sfuocato, il mosso, il rumore degli ISO elevati, ricordano un po lo stile di autori quali, per fare un nome su tutti, il giapponese Daido Moriyama o il fotografo punk Antoine D’Agata, scusate se è poco, artisti accomunati da una forte visione espressiva della realtà.

Durante la serata esploreremo il suo percorso personale e avremo l’occasione di commentare e fare domande direttamente all’autore.

Il link per partecipare alla serata verrà come sempre inviato tramite la chat dei soci.

2017 – 1° classificata alla tappa di Portfolio Italia di Castelnuovo di Garfagnana con “Carmine

2017 – 1° classificata alla tappa di Portfolio Italia di Trieste con “Un altro mondo

2018 – Finalista Premio Voglino al Festival della Fotografia Etica di Lodi con “Tornare

2018 – 1° classificata alla lettura portfolio Trieste Photo Days con “Tornare

2019 – Vincitrice del SI Fest Savignano immagini , Premio Lanfranco Colombo, con “Chinese Whispers

Autore selezionato tra i partecipanti alle letture portfolio di SI FEST 2019 per esporre alla X edizione di MIA Photo Fair con il progetto "Chinese Whisper".

2019 – Vincitrice per la categoria miglior portfolio al Festival della Fotografia Etica di Lodi, Premio Voglino con “Terrarossa


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